Nelle forme leggere o medie: 4 compresse al dì (4 cucchiai per la sospensione) 2 il mattino e 2 il pomeriggio, preferibilmente a stomaco vuoto.
Nelle forme più intense: 6 compresse (6 cucchiai) al dì.
In ogni caso, due compresse (due cucchiai) prima di coricarsi evitano, nella maggior parte dei casi, la comparsa dei dolori e dei bruciori notturni tipici delle gastroduodeniti o delle ulcere gastroduodenali in fase acuta.
L'Agastrin è presentato in commercio in due forme farmaceutiche, compresse masticabili e sospensione aromatizzata; quest'ultima, di sapore gradevole, si somministra con estrema facilità ed è pertanto indicata anche in gastroresecati ed in tutti i soggetti con difficoltàdi deglutizione.
Per aumentare l'attività terapeutica è consigliabile masticare le compresse.
Agitare bene la sospensione prima dell'uso.
Tossicologia
Il magalnato (triidrossialluminio magnesio carbonato), oltre ad avere una stretta affinità chimica e fisica con altri antiacidi a base di alluminio e di magnesio, non viene assorbito nel tubo gastroenterico, quindi non si è reso necessario eseguire prove di tossicità acuta e cronica ma solo una analisi tossicologica a medio termine.
Il magalnato (triidrossialluminio magnesio carbonato), anche alle dosi più elevate (4000 mg/kg), non ha provocato alcun effetto tossico sistemico. In qualche animale la crescita corporea è stata rallentata dalla sostituzione della dieta. Il prodotto non ha dato alcun segno di tossicità nel trattamento prolungato.
Le caratteristiche farmacotossicologiche di Agastrin sono state confermate anche da risultati di studi clinici eseguiti con disegno sperimentale in doppio cieco. Somministrando quotidianamente, per un periodo terapeutico di 15 giorni, 4-6 compresse o 4 cucchiai di sospensione a soggetti sofferenti di gastrite acuta o cronica,gastroduodenite, ulcera gastrica e duodenale, Agastrin ha permesso una risoluzione del quadro sintomatico soggettivo ed oggettivo ed una risoluzione dell'ipersecrezione, senza causare iperaciditàriflessa. È stata evidenziata, inoltre, un'ottima tollerabilità generale e locale.
Farmacodinamica
Il magalnato (triidrossialluminio magnesio carbonato) è una sostanza ottenuta da una modifica originale di precedenti prodotti inorganici a base di alluminio ma, a differenza di questi, non induce alcun ritorno ipersecretivo gastrico (da rebound gastrinico).
Tale principio attivo possiede una intensa e duratura attivitàantagonista dell'iperacidità, un effetto sul pH gastrico, tale da ristabilire livelli compatibili con la normale attività peptica, ed un effetto protettivo locale sulle ulcere gastriche sperimentali.
Farmacologia generale
Il magalnato (triidrossialluminio magnesio carbonato) ha potere antiacido, tamponante e neutralizzante il succo gastrico. Rispetto a sodio bicarbonato, magnesio ossido, caolino ed idrossido di alluminio,questo composto possiede una migliore attività nel tempo,a livelli di pH compatibili con l'attività peptica di base.
Farmacocinetica
Nel cane il magalnato (triidrossialluminio magnesio carbonato),al contrario di altri antiacidi di confronto, non possiede azione stimolante la secrezione (rebound gastrinico) ed inoltre attenua o previene la formazione di ulcere gastriche o di gastrite.
Nel ratto i risultati ottenuti nel test protettivo delle mucose,dopo legatura del piloro alla Shay, confermano i dati ottenuti nel cane. I risultati ottenuti nel test "fistola gastrica"sono sovrapponibili a quelli ottenuti con altri antiacidi di confronto.