04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
_2
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO


- [Vedi Indice]

ALKERAN

- [Vedi Indice]

Una compressa� da 5 mg contiene: Melfalan� 5 mg;

- [Vedi Indice]

Compresse rivestite in flaconi da 25 compresse

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]

L'Alkeran è indicato nel trattamento del:

- Mieloma Multiplo

- Adenocarcinoma Ovarico avanzato.�

Da solo o in combinazione con altri farmaci ha un signifi­cativo effetto terapeutico in una parte dei pazienti affetti da carcinoma mammario avanzato.

L'Alkeran� è efficace nel trattamento di una parte dei pazienti affetti da Policitemia Vera.

L'Alkeran è stato usato come adiuvante della chirurgia nel trattamento del carcinoma mammario.

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Poiché l'Alkeran è un agente mielosoppressivo, è fondamentale effettuare frequenti controlli emocromocitometrici e, se necessario, la dose deve essere modificata.

Adulti

Dopo somministrazione orale l'assorbimento dell'Alkeran è variabile. Al fine di assicurare il raggiungimento di� livelli potenzialmente terapeutici può rendersi necessario un cauto aumento della dose fino a che non si riscontri mielosoppressione.

Mieloma multiplo

Uno schema tipico di dosaggio per via orale comprende: 0,15 mg/Kg al giorno per os in dosi frazionate, per 4 giorni, con intervalli di 6 settimane tra un ciclo e l'altro.

Sono stati utilizzati numerosi regimi terapeutici. Per conoscerne i dettagli è necessario consultare la letteratura scientifica.

La somministrazione di Alkeran e Prednisone si è rivelata più efficace dell'Alkeran da solo.

L'associazione è di solito somministrata ad intervalli, anche se la superiorità di questa modalità di trattamento rispetto ad una terapia continua non è stata dimostrata.� Nei pazienti che rispondono al trattamento il prolungamento della terapia oltre un anno non sembra condurre a un miglioramento dei risultati.��

Adenocarcinoma ovarico avanzato

Lo schema tipico è di 0,2 mg/kg al giorno, somministrati per os per 5 giorni. Il trattamento viene ripetuto ad inter­valli di 4-8 settimane, o appena il midollo osseo ha recuperato la sua normale funzionalità.

Carcinoma mammario avanzato

L'Alkeran è stato somministrato per os a dosi di 0,15 mg/kg� o di 6 mg/m2 di superficie corporea al giorno, per 5 giorni, con intervalli di 6 settimane tra un ciclo e l'altro. In caso di tossicità midollare il dosaggio veniva ridotto.

Policitemia vera

La dose abituale per indurre la remissione è di 6-10 mg al giorno per 5-7 giorni e in seguito, di 2-4 mg al giorno fino al conseguimento di un soddisfacente controllo della malat­tia. La terapia di mantenimento comprende un dosaggio di 2-6 mg una volta alla settimana. Durante la terapia di mantenimento è fondamentale un attento controllo ematologico ed un aggiu­stamento del dosaggio sulla base dei risultati dei frequenti esami emocromocitometrici.

Uso in pediatria

L'Alkeran è molto raramente indicato nei bambini.

Pertanto non possono essere consigliati criteri per il dosaggio.

Pazienti anziani

Non sono disponibili informazioni specifiche sull'uso� di Alkeran nei pazienti anziani.

Pazienti con insufficienza renale

I dati farmacocinetici attualmente disponibili non indicano una necessità assoluta� di riduzione del dosaggio quando il farmaco viene somministrato per via orale. Tuttavia inizialmente è prudente utilizzare una dose ridotta.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità al Melfalan o ad altri componenti del prodotto.

Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere al punto 4.6).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

L'Alkeran è un farmaco citotossico attivo da usare solo sotto la supervisione di medici esperti nell'uso di tali farmaci. L'utilizzo delle preparazioni di Melfalan deve seguire le raccomandazioni che si riferiscono ai farmaci citostatici in accordo con le normative locali.

Accertato che il rivestimento esterno della compressa è intatto, non ci sono rischi nel maneggiare l'Alkeran.

Le compresse di Alkeran non devono essere divise.

Le rimanenze di Alkeran compresse devono essere distrutte in conformità alle normative locali per la distruzione delle sostanze pericolose.

Poiché l'Alkeran è un potente agente mielodepressivo, è fondamentale effettuare un accurato controllo delle cellule ematiche al fine di evitare la possibilità di una ecces­siva mielosoppressione e il rischio di una irreversibile aplasia midollare.

I valori emocromocitometrici possono continuare a decresce­re anche dopo che il trattamento è stato sospeso, pertanto al primo segnale di un abnorme abbassamento del numero dei leucociti o delle piastrine, la terapia deve essere temporaneamente interrotta.

L'Alkeran deve essere usato con cautela in pazienti sottoposti recentemente a radioterapia o chemioterapia in quanto esposti a un maggiore rischio di tossicit�� midollare.

I pazienti con insufficienza renale devono essere tenuti sotto controllo in quanto esposti al rischio di una depres­sione midollare uremica. Nelle prime fasi della terapia con Melfalan in pazienti con mieloma e danno renale sono stati osservati significativi aumenti transitori dell'azotemia.

Nelle donne in età premenopausale l'Alkeran causa soppres­sione delle funzioni ovariche e amenorrea in un numero significativo di pazienti.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Interazioni - [Vedi Indice]

L'associazione di acido nalidixico con alte dosi di Melfalan per via endovenosa ha causato la morte per enterocolite emorragica in bambini.

In pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo, che avevano ricevuto il trattamento di condizionamento con alte dosi di Melfalan per via endovenosa e che successivamente erano stati trattati con ciclosporina per prevenire la reazione immunologica del trapianto contro l'ospite, sono state descritte alterazioni della funzionalità renale.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Come per tutti gli altri agenti chemioterapici citotossici, quando un soggetto è trattato con Alkeran è necessario consigliare l'adozione di precauzioni contraccettive.

L'uso del Melfalan deve essere evitato, se possibile, durante la gravidanza e particolarmente durante il primo trimestre. Per ogni singolo caso i rischi per il feto vanno confrontati con i benefici attesi per la madre.

Le madri che ricevono Alkeran non devono allattare.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono noti effetti negativi dell'Alkeran sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Il più comune effetto indesiderato è la depressione midollare, con leucopenia e trombocitopenia.

In circa il 30% dei pazienti trattati con Alkeran a dosi orali convenzionali si sono manifestati effetti gastrointestinali come nausea e vomito.

Occasionalmente sono stati osservati casi di stomatite.

In pazienti trattati per diversi mesi sono stati riportati rari casi di reazioni allergiche all'Alkeran quali orticaria, edema, rash cutanei e anafilassi. Tra questi pazienti sono stati riportati anche due casi di arresto cardiaco anche se la relazione con la�somministrazione di Alkeran non è stata dimostrata.

Occasionalmente sono stati riferiti alcuni casi di eruzione maculo-papulare e di prurito. Sono stati inoltre riferiti casi di fibrosi polmonare e di anemia emolitica.

Sono stati riferiti casi di alopecia, ma sono poco frequenti.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

I segni più frequenti di iperdosaggio acuto conseguente a somministrazione per via orale sono rappresentati da disturbi gastro-intestinali, come la nausea, il vomito, la diarrea. L'effetto tossico principale è l'aplasia midollare, con leucopenia e trombocitopenia.

Non si conoscono antidoti specifici. Il quadro ematico deve essere attentamente controllato per almeno 4 settimane dall'avvenuto sovradosaggio, fino alla ripresa evidente della normale funzionalità midollare.

Se necessario si devono istituire misure generali di supporto e trasfusioni ematiche.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

L'Alkeran (Melfalan) é un agente alchilante bifunzionale. La formazione di composti intermedi contenenti carbonio da ciascuno dei due gruppi bis-2-cloroetilici consente l'alchilazione attraverso la formazione di un legame covalente con l'atomo di azoto in posizione 7 della guanina e di legami crociati tra i due filamenti di DNA.

Pertanto viene inibita la replicazione cellulare.

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

L'assorbimento del Melfalan, valutato in 13 pazienti a cui sono stati somministrati 0,6 mg/Kg per via orale è estremamente variabile, sia rispetto al tempo di comparsa del farmaco nel sangue (da 0 a 336 minuti), sia rispetto alle concentrazioni di picco raggiunte (da 70 a 630 ng/ml). La biodisponibilità del Melfalan, valutata in 5 pazienti a cui è stata somministrata una dose equivalente per via endovenosa, è del 56 ± 27%.

L'emivita plasmatica è di 90 ± 57 minuti; l'11% della dose si ritrova nelle urine dopo 24 ore.

L'assunzione di compresse di Alkeran subito dopo il pasto determina un ritardo nel� raggiungimento della concentrazione di picco plasmatico e una riduzione del� 39-45% dell'area delimitata dalle curve tempo-concentrazione plasmatica.

La farmacocinetica dell'Alkeran somministrato sia a dosi convenzionali che ad alte dosi è meglio rappresentata da un modello bi-esponenziale a due compartimenti.

Con la somministrazione di una dose endovena in bolo singolo compresa tra 0,5 e 0,6 mg/Kg in 8 pazienti, si sono avute una emivita iniziale e terminale rispettivamente di 7,7 ± 3,3 minuti e 108 ± 20,8 minuti.

Dopo l'iniezione di Melfalan, nel plasma dei pazienti sono stati rilevati monoidromelfalan e diidromelfalan, con livelli di picco approssimativamente a 60 minuti per il primo e a 105 minuti per il secondo.

Una simile emivita di 126 ± 6 minuti è stata evidenziata quando il Melfalan veniva aggiunto in vitro (37 °C) al siero dei pazienti.

Ciò suggerisce che il processo più importante a determinare l'emivita del farmaco nell'uomo sia una degradazione spontanea, piuttosto che un metabolismo enzimatico.

In 15 bambini e 11 adulti la somministrazione endovena di alte dosi di Alkeran (140 mg/m2), con forzatura della diuresi, l'emivita media iniziale e terminale è stata rispettivamente di 6,5 ± 3,6 minuti e 41,4 ± 16,5 minuti.

I dati attuali sul ruolo della funzione renale nella eliminazione del Melfalan sono incerti.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Mutagenicità, Cancerogenicità, Teratogenicità

L'Alkeran è mutageno negli animali e sono state osservate aberrazioni cromosomiche in pazienti trattati con questo farmaco.

Il Melfalan, come altri agenti alchilanti, può essere leucemogeno nell'uomo. Sono stati riportati casi di leucemia acuta in seguito a trattamento prolungato con Melfalan per malattie quali amiloidosi, melanoma maligno, mieloma multiplo, macroglobulinemia, malattia da agglutinine fredde e cancro dell'ovaio.

Un confronto tra pazienti con neoplasie ovariche, che hanno ricevuto o no agenti alchilanti, ha mostrato che l'uso di questi, compreso il Melfalan, aumenta in modo significativo l'incidenza di leucemia acuta. Quando si prende in considerazione l'uso del Melfalan il rischio leucemogeno deve essere bilanciato con i potenziali benefici terapeutici.

Il potenziale effetto teratogeno dell'Alkeran� non è stato indagato. In ragione delle sue proprietà mutagene e similitudini strutturali con noti composti teratogeni, è possibile che il Melfalan possa causare difetti congeniti nella prole di pazienti trattati con il farmaco.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Lattosio; Amido di mais; Magnesio stearato; Polivinilpirrolidone; Eritrosina lacca dispersa (E127); Gelatina.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non sono conosciute incompatibilità con altri farmaci.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Tre anni.

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Conservare a temperatura compresa tra 2-8 °C, in luogo asciutto.

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Flacone da 25 compresse

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Nessuna.

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The Wellcome Foundation Ltd., Greenford - Gran Bretagna.

Rappresentante legale e di vendita: GlaxoSmithKline S.p.A. - Verona.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

A.I.C. 021250016

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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Maggio 2000.

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Febbraio 2002

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