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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90

     

- [Vedi Indice]

ALTIAZEM RETARD

- [Vedi Indice]

Ogni compressa contiene:

Principio attivo

diltiazem cloridrato mg 120.

- [Vedi Indice]

Compresse a lento rilascio non divisibili, per somministrazione orale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Profilassi e terapia dell'insufficienza coronarica: angina pectoris, angina di Prinzmetal, postumi di infarto miocardico.

Ipertensione arteriosa essenziale di grado lieve e moderato.

  - [Vedi Indice]

1 compressa ogni 12 ore.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.

Ipotensione arteriosa (pressione sistolica minore di 90 mmHg), insufficienza cardiaca congestizia, sindrome del nodo del seno, disturbi della conduzione (blocco seno-atriale o atrio-ventricolare di II e III grado), bradicardia (frequenza del polso inferiore a 55 battiti al minuto).

Gravidanza accertata o presunta; allattamento (vedere Speciali Avvertenze).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

In caso di insufficienza renale o epatica e nei soggetti anziani, le concentrazioni plasmatiche del diltiazem possono essere aumentate. Si raccomanda, all'inizio del trattamento, attenzione particolare alle controindicazioni ed alle precauzioni d'uso, nonché una attenta sorveglianza soprattutto della frequenza cardiaca e dell'elettrocardiogramma.

In pazienti con disturbi epatici si raccomanda, durante trattamento con Altiazem Retard, di controllare periodicamente la funzionalità epatica.

In donne in età fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.

Il prodotto va usato con cautela nei pazienti con bradicardia o con un blocco atrio-ventricolare di I grado.

Nel caso che il paziente sotto trattamento debba sottoporsi ad un intervento chirurgico in anestesia generale, si dovrà avvertire l'anestesista della terapia in corso.

Le compresse di Altiazem Retard rilasciano gradualmente il principio attivo, dando luogo a livelli plasmatici uniformi. Esse devono pertanto essere ingerite con un pò di liquido senza essere masticate.

Contemporanea somministrazione di dantrolene (vedere 04.5 Interazioni).

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Associazione controindicata a scopo prudenziale

Dantrolene (perfusione):

Nell'animale, sono stati costantemente osservati casi di fibrillazione ventricolare mortali in caso di somministrazione di verapamil e di dantrolene per via e.v. L'associazione di un antagonista del calcio e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa.

Associazioni oggetto di precauzioni d'uso

- Alfa-antagonisti: aumento dell'effetto ipotensivo. Ipotensioni possono comparire in caso di associazione con gli alfa-antagonisti. L'associazione del diltiazem con un alfa-antagonista implica una stretta sorveglianza della pressione arteriosa.

- Beta-bloccanti: possibilità di disturbi dell'automatismo (bradicardia eccessiva, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare e collasso cardiaco (sinergismo d'azione).

Una tale associazione non deve essere intrapresa se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all'inizio del trattamento.

- Amiodarone, digossina: aumentato rischio di bradicardia; si impone prudenza in caso di associazione con diltiazem, particolarmente in soggetti anziani o in caso di dosi elevate.

- Antiaritmici: poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell'aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetti additivi.

L'associazione è comunque delicata e non può essere intrapresa se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica.

- Nitroderivati: aumento dell'effetto ipotensivo e lipotimie (sommazione degli effetti vasodilatatori).

Nei pazienti trattati con gli inibitori del calcio, la prescrizione dei nitroderivati deve essere fatta a dosi progressivamente crescenti.

- Ciclosporina: aumento dei tassi circolanti di ciclosporina.

È opportuno diminuire la posologia della ciclosporina, controllare la funzionalità renale, dosare i tassi circolanti di ciclosporina e adattare la posologia durante l'associazione e dopo la sua sospensione.

- Carbamazepina: aumento dei tassi circolanti di carbamazepina.

- Teofillina: aumento dei tassi circolanti di teofillina.

Antagonisti dei recettori istaminici H2 (cimetidina e ranitidina): aumento delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Come riportato nelle controindicazioni, Altiazem Retard non deve essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento.

In donne in età fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Poiché Altiazem Retard non altera il normale stato di veglia, non si conoscono effetti negativi del farmaco sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Sono da segnalare: edemi degli arti inferiori, cefalea, vampate di calore, astenia, palpitazioni, malessere, disturbi digestivi (nausea, dispepsia, dolori addominali, bocca secca, stipsi, diarrea) ed esantemi cutanei.

I fenomeni dovuti a vasodilatazione (in particolare gli edemi) sono dose-dipendenti e risultano più frequenti negli anziani.

Sono stati anche riportati: bradicardia sintomatica, blocco seno-atriale e blocchi atrio ventricolari.

L'esperienza acquisita con l'impiego del farmaco ha mostrato che le eruzioni cutanee sono per lo più localizzate e consistono in eritemi, orticarie o, eccezionalmente, eritemi desquamativi, eventualmente febbrili, che regrediscono dopo la sospensione del trattamento.

Sono stati osservati nel periodo iniziale del trattamento rari casi di aumento delle transaminasi epatiche. Tali aumenti erano comunque isolati, moderati e transitori.

Eccezionalmente sono stati riportati casi di epatite.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Il quadro clinico dell'intossicazione acuta da sovradosaggio può comportare ipotensione grave fino al collasso, bradicardia sinusale con o senza dissociazione isoritmica e disturbi della conduzione atrio-ventricolare.

Il trattamento da intraprendere in sede ospedaliera consisterà in: lavanda gastrica e diuresi osmotica.

In caso di bradicardia grave si può praticare un'elettrostimolazione. Gli antidoti proposti sono: atropina, adrenalina, glucagone, gluconato di calcio.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Diltiazem è un calcioantagonista che riduce il flusso del calcio a livello del canale lento, voltaggio dipendente, della fibra muscolare vasale miocardica. In tal modo diminuisce la concentrazione del calcio intracellulare a livello delle proteine contrattili.

Il diltiazem è riconosciuto come il prodotto di riferimento della classe III degli antagonisti del calcio secondo la classificazione OMS.

A livello miocardico diltiazem interviene direttamente sul metabolismo energetico del miocardio, diminuisce le resistenze coronariche e periferiche e riduce il fabbisogno di ossigeno nel muscolo cardiaco.

La sua azione bradicardizzante moderata contribuisce a ridurre il lavoro cardiaco. Non è stato evidenziato un effetto inotropo negativo sul miocardio sano. Diltiazem rallenta moderatamente la frequenza cardiaca e può esercitare un effetto depressivo sul nodo sinusale patologico. Esso rallenta la conduzione atrio-ventricolare, con rischio di B.A.V.

Non ha effetti sulla conduzione a livello del fascio di His e delle strutture infrahissiane.

Nell'iperteso riduce l'ipertrofia ventricolare sinistra. La gittata cardiaca non è sensibilmente modificata.

La somministrazione di diltiazem è associata ad un aumento della resistenza cardiaca agli sforzi ed alla prevenzione dello spasmo coronarico con diminuzione della frequenza delle crisi di angina pectoris. La riduzione delle resistenze sistemiche è anche alla base dell'effetto ipotensivo che si verifica nell'iperteso senza insorgenza di tachicardia riflessa.

A livello vascolare, nell'animale, riducendo l'entrata del calcio nelle cellule della muscolatura liscia vasale, diltiazem diminuisce il tono arterioso e provoca una vasodilatazione, con conseguente diminuzione delle resistenze periferiche.

Nei differenti modelli animali di ipertensione, in particolare nel ratto geneticamente iperteso, diltiazem riduce la pressione arteriosa senza indurre tachicardia riflessa, modificare la gittata cardiaca e influire sul flusso renale.

Inoltre, inibisce preferenzialmente gli effetti vasocostrittori della noradrenalina e dell'angiotensina II. Nel ratto iperteso, diltiazem aumenta la diuresi senza modificare il rapporto sodio/potassio urinario.

Diltiazem riduce l'ipertrofia miocardica in vari modelli di ipertensione nell'animale e come altri calcio antagonisti, diltiazem riduce lo sviluppo di calcinosi arteriosa nel ratto trattato con alte dosi di Vit. D3 o diidrotachisterolo.

I due principali metaboliti attivi circolanti (deacetil-diltiazem e N-monodemetil-diltiazem) rivelano un'attività farmacologica ridotta di circa il 50% rispetto a quella del diltiazem.

A livello vascolare, nell'uomo, l'azione calcio antagonista del diltiazem si manifesta con una vasodilatazione arteriosa moderata; oltre all'effetto sulle piccole arterie, evidenziato dalla diminuzione delle resistenze vascolari sistemiche, diltiazem esercita un significativo effetto dilatante sulle grandi arterie periferiche.

Questa vasodilatazione provoca, nell'iperteso, una diminuzione della pressione arteriosa legata all'abbassamento delle resistenze periferiche, senza provocare tachicardia riflessa. È rilevabile invece una leggera diminuzione della frequenza cardiaca.

I flussi ematici viscerali, in particolare quello renale, risultano immodificati o aumentati.

Un effetto natriuretico discreto è osservato dopo somministrazione acuta.

Durante trattamento prolungato, diltiazem non stimola il sistema renina-angiotensina-aldosterone e non provoca ritenzione idrosodica; ciò è dimostrato dall'assenza di variazioni di peso e di modificazioni della composizione idroelettrolitica del plasma.

Diltiazem non influenza la glicoregolazione né il metabolismo lipidico; in particolare, non ha effetti sfavorevoli sulle lipoproteine plasmatiche.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Nel volontario sano, il diltiazem è ben assorbito a livello intestinale (>90%), la sua biodisponibilità è dell'ordine del 40% in ragione dell'effetto di primo passaggio epatico ed è dose dipendente.

Il diltiazem è legato alle proteine plasmatiche per l'80-85%; esso ed i suoi metaboliti sono difficilmente dializzabili.

Il diltiazem è fortemente metabolizzato dal fegato: il principale metabolita attivo circolante è l'N-demetil diltiazem. Nelle urine si ritrova una quota di diltiazem immodificato variabile fra lo 0,2 ed il 4%.

Il picco di concentrazione plasmatica è compreso tra 4 e 8 ore dopo assunzione di una compressa a lento rilascio ed i valori di emivita plasmatica sono di 6-8 ore.

Dopo somministrazioni ripetute, si ottiene un aumento del 30% rispetto al valore teorico dei seguenti parametri: Cmax , AUC, Cmin. Questo aumento è dovuto alla saturazione parziale del primo passaggio epatico.

Nella somministrazione cronica allo stesso paziente, le concentrazioni plasmatiche sono relativamente costanti.

Nel soggetto anziano e in caso di insufficienza epatica, le concentrazioni plasmatiche, a parità di dose, sono mediamente più elevate in ragione di un aumento della biodisponibilità.

In caso di insufficienza renale non sarà necessaria una riduzione della posologia se non in funzione della risposta clinica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Gli studi di tossicità acuta e subacuta eseguiti su differenti specie animali hanno confermato la buona tollerabilità del farmaco in rapporto alle dosi terapeutiche dell'uso umano.

Gli studi di teratogenesi in differenti specie animali, nonché quelli sullo sviluppo peri e post-natale, hanno stabilito la controindicazione alla somministrazione del farmaco in caso di gravidanza accertata o presunta.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Nucleo: citrato monosodico, saccarosio, polivinilpirrolidone, magnesio stearato, polietilenglicole 6000.

Rivestimento: saccarosio, polimero di rivestimento, acetiltributil citrato, olio di ricino polimerizzato, sodio bicarbonato, etilvanillina, titanio biossido (E 171).

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Nessuna nota finora.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

2 anni.

- [Vedi Indice]

Da conservare in normali condizioni ambientali.

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Astuccio da 24 compresse non divisibili

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Non pertinente.

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LUSOFARMACO Istituto Luso Farmaco d'Italia S.p.A.

Via Carnia, 26 - 20132 Milano

Su licenza: Tanabe Seiyaku Co. Ltd.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

AIC n. 025271038

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Giugno 1991

11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Farmaco non soggetto al DPR 309/1990.

- [Vedi Indice]

Aprile 2000

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