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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90

     

- [Vedi Indice]

ANZEMET IV

- [Vedi Indice]

Dolasetron mesilato 20 mg/ml - Ciascuna fiala contiene:

dolasetron 9,3 mg (sotto forma di sale mesilato 12,5 mg) in 0,625 ml soluzione iniettabile;

dolasetron 74 mg (sotto forma di sale mesilato 100 mg) in 5 ml soluzione iniettabile.

- [Vedi Indice]

Soluzione sterile iniettabile per via endovenosa.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 '900 MEDIATECA

- [Vedi Indice]Prevenzione e trattamento della nausea e del vomito nei pazienti che ricevono un ciclo iniziale o cicli ripetuti di chemioterapia antiblastica (ivi incluso il cisplatino a dosi elevate).

Trattamento della emesi post-operatoria.

Prevenzione della emesi post-operatoria in pazienti ad alto rischio, come nella chirurgia ginecologica intraddominale o con all'anamnesi una storia di emesi post-operatoria.

  - [Vedi Indice]

Anzemet IV può essere iniettata in 30 secondi o diluita in 50 ml di soluzione fisiologica, in destrosio al 5% o in altri fluidi compatibili per uso endovenoso (si veda paragrafo "Incompatibilità") e somministrata mediante una infusione avente una durata compresa tra 30 secondi e 15 minuti. Una somministrazione IV più rapida dovrebbe essere evitata (si veda "Effetti indesiderati").

Emesi indotta da chemioterapia antiblastica

- Adulti

Per la prevenzione della nausea e del vomito nei pazienti in trattamento con chemioterapia antiblastica emetizzante, si consiglia una dose singola di 100 mg di Anzemet IV circa 30 minuti prima di ciascun trattamento chemioterapico. Per la prevenzione della emesi ritardata dopo la fine del ciclo chemioterapico, è consigliata una dose singola giornaliera di 200 mg sotto forma di Anzemet compresse. Anzemet IV o compresse può essere somministrato per un massimo di 4 giorni consecutivi in relazione ad un singolo ciclo chemioterapico.

L'efficacia di Anzemet IV nel controllo della emesi può essere incrementata mediante la somministrazione concomitante di corticosteroidi.

- Bambini

L'efficacia e la sicurezza di Anzemet non sono sufficientemente documentate nei bambini. Per questo motivo il prodotto non è consigliato in età pediatrica.

- Anziani

I dati ottenuti in pazienti ed in volontari sani indicano che la farmacocinetica di Anzemet e del suo metabolita attivo non si modifica nei pazienti aventi più di 65 anni di età e che pertanto non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

- Pazienti con insufficienza renale

Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina<10 ml/min) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati in seguito a somministrazione sia per via orale che per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

È possibile che una modesta percentuale di pazienti con compromissione della funzionalità renale metabolizzi scarsamente Anzemet e che i livelli plasmatici in questi pazienti siano conseguentemente più elevati.

- Pazienti con insufficienza epatica

Nei pazienti con insufficienza epatica grave (classe di Child-Pugh B o C) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati dopo somministrazione per via orale, ma inalterati in seguito a somministrazione per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

Emesi post-operatoria

- Adulti

Per il trattamento si deve somministrare una dose singola non appena compare nausea o vomito. La dose consigliata per il trattamento è di 12,5 mg.

Per la prevenzione dell'emesi post-operatoria è consigliata una singola somministrazione di Anzemet IV al termine dell'anestesia. La dose consigliata per la prevenzione è di 12,5 mg.

- Bambini

L'efficacia e la sicurezza di Anzemet non sono sufficientemente documentate nei bambini. Per questo motivo il prodotto non è consigliato in età pediatrica.

- Anziani

I dati ottenuti in pazienti ed in volontari sani indicano che la farmacocinetica di Anzemet e del suo metabolita attivo non si modifica nei pazienti aventi più di 65 anni di età e che pertanto non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

- Pazienti con insufficienza renale

Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 10 ml/min) i livelli plasmatici del metabolita attivo di Anzemet sono aumentati in seguito a somministrazione sia per via orale che per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

È possibile che una modesta percentuale di pazienti con compromissione della funzionalità renale metabolizzi scarsamente Anzemet e che i livelli plasmatici in questi pazienti siano conseguentemente più elevati.

- Pazienti con insufficienza epatica

Nei pazienti con insufficienza epatica grave (classe di Child-Pugh B o C) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati dopo somministrazione per via orale, ma inalterati in seguito a somministrazione per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Non devono essere trattati con Anzemet pazienti con un intervallo QTc marcatamente prolungato (per esempio, in associazione con un prolungamento dell'intervallo QT di tipo congenito), pazienti con blocco atrioventricolare di tipo II o III e pazienti in trattamento concomitante con antiaritmici di classe I e III.

Non ci sono in tali pazienti informazioni sufficienti sugli effetti di Anzemet sull'elettrocardiogramma per asserire che il prodotto possa essere somministrato con sicurezza in tali circostanze.

Ipersensibilità a qualsiasi componente della specialità medicinale.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Gli antagonisti dei recettori 5HT3 , incluso Anzemet, hanno mostrato causare prolungamenti dell'intervallo elettrocardiografico, incluso l'intervallo QTc.

L'uso di antagonisti dei recettori 5HT3 e di altri farmaci che prolungano gli intervalli elettrocardiografici richiede una particolare cautela nei pazienti che presentano un allungamento preesistente degli intervalli relativi alla conduzione cardiaca, con particolare riferimento all'intervallo QTc, nei pazienti con disturbi elettrolitici significativi o con malattie cardiache di base, come un insufficienza cardiaca congestizia (si veda paragrafi "Controindicazioni" e "Effetti indesiderati").

Anzemet IV non deve essere somministrato per via intramuscolare.

In pazienti che hanno ricevuto altri antagonisti selettivi dei recettori 5HT3 sono state riscontrate reazioni di ipersensibilità crociata. Nonostante che reazioni di ipersensibilità crociata non siano ancora state riportate con dolasetron mesilato, i pazienti nei quali si siano verificate reazioni di ipersensibilità con altri antagonisti selettivi dei recettori 5HT3 devono essere attentamente monitorati dopo somministrazione di Anzemet.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Il potenziale di interazioni clinicamente significative di Anzemet e del suo metabolita con altri farmaci appare essere basso per i farmaci comunemente usati in chemioterapia o in chirurgia, dato che il metabolita attivo è eliminato per vie multiple. L'inibizione o l'induzione del citocromo P450 non causa alterazioni rilevanti nella clearance di Anzemet come dimostrato dalla somministrazione concomitante di cimetidina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l'esposizione sistemica del metabolita attivo sono aumentate del 15% e del 24%, rispettivamente) e dalla somministrazione concomitante di rifampicina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l'esposizione sistemica del metabolita sono diminuite del 17% e del 28%, rispettivamente).

L'efficacia di Anzemet può essere aumentata dalla somministrazione concomitante di desametasone.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Non vi è alcuna esperienza nell'uomo. Anzemet IV non deve essere prescritto in gravidanza a meno che il Medico ritenga che il beneficio atteso per la paziente superi il potenziale rischio per il feto.

Il dolasetron mesilato non ha esplicato effetti teratogeni nell'animale da esperimento e non ha influenzato negativamente né la fertilità maschile e femminile, né lo sviluppo perinatale e postnatale della prole.

Non è noto se Anzemet IV o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte umano. Pertanto è sconsigliato l'allattamento durante trattamento con Anzemet IV.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non è noto alcun effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Gli effetti indesiderati più frequentemente riferiti da pazienti oncologici trattati con Anzemet nell'ambito di studi a dose singola sono stati cefalea (21,9%), diarrea (9,9%), tachicardia (3,3%), febbre (3,2%) e affaticamento (3,2%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3 .

In uno studio in cui Anzemet è stato somministrato a pazienti oncologici per sette giorni consecutivi gli effetti indesiderati più frequenti sono stati i seguenti: cefalea (43,7%), stipsi (32,1%), affaticamento (24,2%), disturbi del sonno (16,9%), dispepsia (16,3%), diarrea (16,3%), dolore addominale (15,7%), capogiro (14,0%), sonnolenza (12,0%), vampate (11,4%), dolore (11,4%), anoressia (10,8%), alterazione del gusto (8,7%), tremori/brividi (7,9%) e flatulenza (6,1%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3 .

Gli effetti indesiderati riferiti con maggior frequenza dai pazienti chirurgici trattati con Anzemet nell'ambito di studi a dose singola sono stati bradicardia (10,0%), cefalea (8,3%), alterazioni della onda T (4,6%) e capogiro (4,0%); la frequenza di tali manifestazioni è stata simile con il placebo.

In tutte le sperimentazioni cliniche con Anzemet è stata osservata ipotensione nell'1,9% dei pazienti trattati con dolasetron; la frequenza di tale manifestazione è stata simile con il placebo o con un confronto attivo. Allo stesso modo, sono stati segnalati casi sporadici e asintomatici di innalzamento temporaneo dei livelli delle transaminasi nel siero. Inoltre, sono stati segnalati raramente (<0,1%) casi di ostruzione intestinale, pancreatite, ittero, crisi epilettiche, aritmie cardiache, broncospasmo, bradicardia grave ed edema. Il rapporto causale con Anzemet non è stato stabilito.

Possono verificarsi alterazioni elettrocardiografiche reversibili (prolungamento degli intervalli PR e QTc, allargamento del complesso QRS), la cui entità e frequenza sono correlate ai livelli ematici del metabolita attivo. Esse regrediscono con la diminuzione dei livelli ematici. Alcuni pazienti possono presentare un prolungamento degli intervalli sopracitati per 24 ore ed oltre. Tale prolungamento può avere delle conseguenze a livello cardiovascolare, ivi inclusi blocco AV ed aritmie, peraltro riferiti raramente.

In casi molto rari, si può avere grave ipotensione, bradicardia e possibile perdita di coscienza immediatamente o subito dopo una somministrazione in bolo di dolasetron mesilato.

Ci sono segnalazioni molto rare di tachicardia a complessi larghi o tachicardia ventricolare e di fibrillazione ventricolare/arresto cardiaco in seguito a somministrazione endovenosa.

Nella somministrazione endovenosa si potrebbe avere dolore locale o bruciore.

Come con altri antagonisti dei recettori 5HT3 , ci sono state segnalazioni di reazioni di ipersensibilità quali rash, prurito, orticaria, broncospasmo e segnalazioni molto rare di angioedema ed anafilassi (si veda paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").

Sono state riportate ipotensione grave e vertigini subito dopo infusione endovenosa di 13 mg/kg: dopo due ore dall'infusione all'elettrocardiogramma è stato registrato un ritmo sinusale regolare con prolungamento degli intervalli PR, QRS e QTc. Si veda 04.8 Effetti indesiderati per informazioni sul prolungamento asintomatico degli intervalli ECG.

Sono state osservate convulsioni in seguito a somministrazione ripetuta per via endovenosa nel ratto (60 mg/kg/die) associate a concentrazioni plasmatiche pari o superiori a 7 volte il picco plasmatico rilevato nell'uomo dopo la somministrazione della massima dose terapeutica consigliata (100 mg). Sono state osservate convulsioni anche in seguito alla somministrazione di dosi singole per via endovenosa pari a 140 e 126 mg/kg rispettivamente nel topo e nel ratto.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non vi è alcun antidoto specifico contro Anzemet. Nei casi di sospetto sovradosaggio dovrà essere somministrato un appropriato trattamento sintomatico e di supporto nell'ambito di una terapia di attesa. Se clinicamente previsto, il paziente deve essere sottoposto a monitoraggio cardiaco.

Un bambino a cui erano stati somministrati 6 mg/kg per via orale, non ha manifestato alcun sintomo e non si è resa necessaria alcuna terapia.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Il dolasetron mesilato ed il suo metabolita principale sono antagonisti selettivi dei recettori serotoninergici 5-HT3 . L'esatto meccanismo di azione alla base della attività antiemetica non è conosciuto. I recettori serotoninergici 5-HT3 sono localizzati sulle terminazioni nervose periferiche del nervo vago, nonché nel sistema nervoso centrale in corrispondenza della zona chemorecettrice scatenante dell'area postrema. Si ritiene che gli agenti chemioterapici inducano nausea e vomito mediante il rilascio di serotonina dalle cellule enterocromaffini dell'intestino tenue e che la serotonina liberata attivi i recettori 5-HT3 localizzati sulle vie efferenti vagali, stimolando il riflesso del vomito. L'effetto di Anzemet nel controllo della emesi indotta da terapia antineoplastica è dovuto all'antagonismo dei recettori 5-HT3 sui neuroni localizzati a livello periferico e/o centrale.

I meccanismi di azione nel controllo della emesi post-operatoria non sono noti, ma è possibile che vi siano delle modalità in comune con quelli alla base della attività antiemetica nella nausea e nel vomito indotti da terapia antineoplastica.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

a) Caratteristiche generali del principio attivo

Il dolasetron mesilato viene rapidamente (t1/2 < 10 minuti) e completamente metabolizzato. Si forma un metabolita attivo che viene ampiamente distribuito nel corpo con un volume apparente di distribuzione pari a 5,0-7,9 l/kg. Il legame del metabolita attivo alle proteine plasmatiche è di circa 69-77%.

La biodisponibilità assoluta di una soluzione per uso orale è di circa il 75%.

Il metabolita attivo viene escreto per via renale (circa il 30%) e mediante metabolizzazione, principalmente glucuronidazione e idrossilazione.

Nell'uomo il t1/2 del metabolita attivo è di 7-9 ore. La farmacocinetica del metabolita attivo è lineare a tutte le dosi terapeutiche.

b) Caratteristiche nel paziente

La farmacocinetica del metabolita attivo è simile nei pazienti oncologici, negli anziani e nei volontari sani di entrambi i sessi.

Sebbene Anzemet, in ragione dell'insufficiente documentazione sulla sua efficacia e tollerabilità, non sia indicato nei bambini, sono disponibili i seguenti dati. Nei pazienti oncologici in età pediatrica la clearance del metabolita attivo è aumentata fino a 1,3 - 2 volte (12-17 anni) e 2 - 3 volte (3-11 anni) rispetto ai valori riscontrati in pazienti oncologici in età adulta o nei volontari sani. Nei pazienti chirurgici in età pediatrica la clearance del metabolita attivo è pari a circa 1,4 volte (2-12 anni) rispetto a quanto rilevato nei volontari sani in età adulta. Tali alterazioni sono associate a livelli plasmatici, nonché a esposizioni sistemiche significativamente inferiori rispetto a quanto osservato negli adulti trattati con le medesime dosi.

Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 10 ml/min), i picchi plasmatici del metabolita ottenuti dopo somministrazione di Anzemet per via endovenosa e per via orale sono aumentati rispettivamente del 17% e del 34%, mentre l'esposizione sistemica è approssimativamente raddoppiata.

Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica (Classe Child-Pugh B o C) i picchi plasmatici del metabolita dopo somministrazione orale sono aumentati del 18%, mentre la esposizione sistemica aumenta del 66%. In questa popolazione di pazienti l'esposizione sistemica ad Anzemet dopo somministrazione endovenosa non è alterata.

Nei soggetti che metabolizzano scarsamente la sparteina/la debrisochina, il picco plasmatico del metabolita rimane inalterato, mentre la esposizione sistemica è aumentata fino ad essere raddoppiata.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

La somministrazione endovenosa giornaliera ripetuta di dolasetron mesilato al ratto ed al cane ha determinato effetti sul SNC a concentrazioni plasmatiche comprese nel range del picco plasmatico nell'uomo trattato con la dose massima consigliata per via endovenosa (100 mg). La frequenza di effetti simili nell'uomo non è stata superiore a quanto riferito con il controllo positivo o del placebo.

Il dolasetron mesilato non ha presentato attività mutagena nell'ambito di una serie di prove di mutagenesi condotte sia in vitro che in vivo, ivi inclusa la prova con il micronucleo di topo. I tumori rilevati in uno studio di carcinogenesi nel topo trattato per via orale ad alte dosi non furono considerati rilevanti per il breve periodo di trattamento clinico.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Componenti inattivi: mannitolo iniettabile, sodio acetato triidrato, acido acetico glaciale. acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Compatibilità con fluidi per infusione:Anzemet IV dovrebbe essere mescolato solo con i fluidi per infusione consigliati. Anzemet IV è fisicamente e chimicamente stabile a concentrazioni fino a 2 mg/ml nei seguenti fluidi per infusione: glucosata al 5%, fisiologica allo 0,9%, mannitolo al 10%, lattato di sodio composto, cloruro di sodio allo 0,18% / glucosata al 4%.

In conformità con la buona pratica farmaceutica, le diluizioni di fluidi per uso endovenoso dovrebbero essere usate immediatamente dopo la preparazione. Se la conservazione non può essere evitata, il massimo tempo di conservazione delle diluizioni è di 24 ore a 2-8 °C.

Anzemet IV è compatibile con siringhe di polipropilene.

In generale, Anzemet non dovrebbe essere mescolato in soluzione con altri farmaci. Quando vengono somministrati altri farmaci contemporaneamente ad Anzemet IV, è importante che i tubicini di conduzione ed il sito di inserimento siano completamente e accuratamente lavati mediante lo scorrimento di fluido compatibile per infusione tra la somministrazione di un farmaco e l'altro.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

La validità di Anzemet IV è di 3 anni.

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Conservare al riparo dalla luce.

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Fiale di vetro trasparente di tipo 1 da 1 ml (12,5 mg) e 5 ml (100 mg) in una scatoletta di cartone.

Quantità contenuta nella confezione: 12,5 mg - 10 fiale

100 mg - 1 fiala

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Si veda paragrafi "Posologia e modo di somministrazione" e "Incompatibilità" per le istruzioni per la diluizione e l'infusione.

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AVENTIS PHARMA S.p.A.

Via G. Rossini, 1/A - 20020 Lainate (MI)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Anzemet IV - 10 fiale 12,5 mg AIC n. 033108010/M

Anzemet IV - 1 fiala 100 mg AIC n. 033108022/M

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Anzemet IV- 10 fiale 12,5 mg: uso riservato agli ospedali, alle cliniche ed alle case di cura. Vietata la vendita al pubblico.

Anzemet IV - 1 fiala 100 mg: medicinale soggetto a prescrizione medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

22 Luglio 1997

y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Non soggetto al DPR 309/90.

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18 ottobre 2000

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