Principio attivo: diclofenac sodico mg 100 (pari a diclofenac mg 93,08).
- [Vedi Indice]-Stati flogistici e/o dolorosi del segmento anteriore dell'occhio, insorti in seguito a interventi chirurgici (cataratta, cheratotomia ecc.) o eventi traumatici.
-Cheratocongiuntiviti acute e croniche, di natura allergica, da agenti chimici o fisici ecc.
-Mantenimento della midriasi intraoperatoria in corso di intervento di cataratta.
-Prevenzione dell'edema maculare cistoide.
-Neovascolarizzazioni corneali superficiali.
-Soggetti che necessitano di terapia steroidea protratta con rischio di insorgenza di glaucoma da cortisonici (steroido-responders).
1 goccia nel sacco congiuntivale 4-5 volte al dì.
Nella terapia di mantenimento 1 goccia nel sacco congiuntivale 3 volte al dì.
- Mantenimento della midriasi durante intervento di cataratta e prevenzione della flogosi post-operatoria:
1 goccia nel sacco congiuntivale 120, 90, 60, 30 minuti prima dell'intervento; per il trattamento e la prevenzione della flogosi post-operatoria si continuerà con 1 goccia 3 volte al dì.
In caso di somministrazione associata ad altri farmaci si dovrà osservare, per un migliore assorbimento, un intervallo di almeno 5 minuti tra l'applicazione di Dicloftil e quella dell'altro farmaco.
In presenza di flogosi accompagnata da infezione batterica si dovrà instaurare anche una adeguata terapia antibiotica.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Le PGs sono sintetizzate a partire dall'acido arachidonico che viene liberato dai fosfolipidi della membrana cellulare ad opera della fosfolipasi A2 attivata da diversi stimoli nocivi.
Il diclofenac, inibendo la cicloossigenasi, ne blocca la trasformazione in prostaglandine.
Nell'occhio le prostaglandine sono sintetizzate oltre che per cause traumatiche, chimico-fisiche o da noxae patogene anche in seguito a stimoli meccanici chirurgici con conseguente miosi, incremento delle proteine in camera anteriore, aumento della pressione endooculare.
Somministrato per collirio, il diclofenac passa facilmente in camera anteriore e si distribuisce a tutti i tessuti dell'occhio.
Nel coniglio la somministrazione di una goccia di collirio (0,1%) determina in camera anteriore una Cmax di 0,6 mcg/ml a 90', mentre nell'uomo è risultata essere di 0,04 mcg/ml con Tmax di 2,27 ore.
La tollerabilità locale nell'occhio del coniglio, per dosi singole e ripetute, si è dimostrata buona anche per concentrazioni di 0,5% di diclofenac sodico e per lunghi periodi di somministrazione, fino a 90 giorni consecutivi (4 dosi/die).
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