LANTANON 30 MG COMPRESSE
LANTANON 60 MG COMPRESSE
LANTANON 60 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
Una compressa di Lantanon 30 mg contiene:
Principio attivo: Mianserina HCl 30 mg.
Eccipienti: Amido di patate, Silice precipitata, Magnesio stearato, Metilcellulosa, Calcio fosfato bibasico, Idrossipropilmetilcellulosa, Polietilenglicol 8000, Titanio diossido.
Una compressa di Lantanon 60 mg contiene:
Principio attivo: Mianserina HCl 60 mg.
Eccipienti: Amido di patate, Silice precipitata, Magnesio stearato, Metilcellulosa, Calcio fosfato bibasico, Idrossipropilmetilcellulosa, Polietilenglicol 8000, Titanio diossido.
Un ml (= 30 gocce) di Lantanon 60 mg /ml gocce orali, soluzione contiene:
Principio attivo: Mianserina HCl 60 mg.
Eccipienti: Miscela 1:1 di propilenglicol e glicerina 30° Bé.
Compresse rivestite con film; gocce orali, soluzione. Uso orale.
- [Vedi Indice]
Lantanon è consigliato nella terapia dei casi di depressione in cui è indicato un trattamento con farmaci antidepressivi (depressione endogena, depressione reattiva, depressione ansiosa, melanconia involutiva, depressione associata a disturbi somatici).
Per tutti i pazienti, sia ospedalizzati che ambulatoriali, e comunque nella pratica medica generale, si consiglia di iniziare il trattamento con una dose giornaliera di 30-40 mg e di adattare in seguito la posologia a seconda della risposta clinica. Per gli adulti la dose giornaliera efficace è, in genere, di 30-90 mg; tale posologia dovrà essere mantenuta per diversi mesi dopo il miglioramento clinico iniziale. Nella maggioranza dei casi risulta sufficiente la dose di 60 mg al giorno; sono comunque ben tollerati dosaggi fino a 120 mg al giorno.
L’intera dose giornaliera va divisa in opportune somministrazioni o assunta in un’unica dose serale, fino ad un massimo di 60 mg al momento di andare a dormire.
Il dosaggio risulta attuabile sia con le compresse che con le gocce (una goccia = 2 mg di mianserina). Le compresse vanno deglutite senza essere masticate; le gocce diluite in un po’ d’acqua.
Si sconsiglia l’uso nei bambini; non vi sono infatti sufficienti dati clinici sull’uso del farmaco in questi soggetti.
Nel trattamento dei pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Ipersensibilità individuale verso uno dei componenti del prodotto. Mania. Gravi malattie epatiche. Gravidanza accertata o presunta. Allattamento: l’allattamento al seno deve essere interrotto se il trattamento con Lantanon è ritenuto essenziale. Non associare a farmaci IMAO.
Studi sull’uomo appositamente eseguiti hanno dimostrato che Lantanon riduce l’attività psicomotoria solo durante i primi giorni di trattamento.
Si può ritenere che Lantanon, al pari di altri antidepressivi, possa aggravare uno stato ipomaniacale in soggetti predisposti con forme affettive bipolari.
I pazienti epilettici trattati con Lantanon devono essere seguiti con particolare attenzione. Durante il trattamento con Lantanon sono state osservate leggere alterazioni della curva glicemica da carico nei pazienti con diabete mellito instabile; è perciò consigliabile, in tali pazienti, un periodico controllo della glicemia.
In corso di terapia con Lantanon sono stati segnalati casi di depressione midollare con piastrinopenia, agranulocitosi o granulocitopenia, fenomeno che richiede la sospensione del trattamento.
Per tale motivo è opportuno fare eseguire, così come richiesto per altri farmaci antidepressivi che possono provocare effetti collaterali simili, controlli ematologici periodici, specialmente durante i primi tre mesi di trattamento. Nei pazienti trattati per la prima volta i controlli ematologici devono essere eseguiti una volta alla settimana per i primi due mesi.
Se un paziente manifesta sintomi di infezione (febbre, stomatite, mal di gola o altri fenomeni infiammatori) il trattamento con Lantanon dovrebbe essere interrotto e dovrebbe essere eseguito subito un esame emocromocitometrico completo. Questo effetto collaterale è stato osservato in pazienti di tutte le età ma appare più comune nell’anziano. Perciò nei pazienti anziani è consigliabile restringere l’uso del farmaco ai soggetti con glaucoma, ipertrofia prostatica, seri problemi cardiologici, spiccata tendenza al suicidio.
I pazienti che, oltre al quadro depressivo, presentano un’insufficienza epatica, renale o cardiaca dovranno essere particolarmente seguiti durante tutto il periodo della terapia con l’esecuzione periodica di esami di laboratorio pertinenti. Interrompere il trattamento qualora insorgano ittero, anche lieve, ipomania o convulsioni.
Controllare attentamente i pazienti con infarto miocardico recente o blocco cardiaco.
Il prodotto deve essere usato sotto il diretto controllo del medico.
Da non usare in gravidanza accertata o presunta.
Tenere fuori della portata dei bambini.
Lantanon non deve essere somministrato contemporaneamente a farmaci inibitori delle monoaminossidasi (IMAO); si eviti anzi di somministrarlo prima che siano trascorse almeno due settimane dal termine del trattamento con tali sostanze.
Sebbene non vi siano dati clinici che facciano supporre una interazione di Lantanon con farmaci anti-ipertensivi quali betanidina, guanetidina, clonidina, metildopa, propranololo da solo o associato ad idralazina, si consiglia tuttavia di controllare periodicamente la pressione arteriosa nei pazienti sottoposti contemporaneamente a terapia anti-ipertensiva. Un’interazione tra Lantanon e anticoagulanti cumarinici è improbabile.
Lantanon può potenziare l’effetto dell’alcool, quindi i pazienti dovrebbero evitare di ingerire alcool durante la terapia. L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
Il prodotto non deve essere usato in caso di gravidanza accertata o presunta.
L’allattamento al seno deve essere interrotto se il trattamento con Lantanon è ritenuto essenziale.
Soggetti depressi, trattati con farmaci psicotropi in genere e quindi anche con Lantanon, dovrebbero evitare di svolgere attività quali guidare veicoli a motore, usare macchinari pericolosi.
Sono stati segnalati ipotensione, convulsioni, piastrinopenia, granulocitopenia/agranulocitosi, artralgie, sindrome similinfluenzale, eruzioni cutanee, ittero, alterazione dei dati di funzionalità epatica. Soggetti affetti da depressione spesso accusano sintomi vegetativi propri anche della malattia, quali visione confusa, secchezza delle fauci, stipsi.
In alcuni pazienti nei primi giorni di trattamento è stata osservata sonnolenza; sembra che questo fenomeno sia più evidente nei depressi su base neurotica. In questi casi per ottenere un effetto antidepressivo ottimale il dosaggio di Lantanon non dovrebbe essere ridotto; i pazienti devono essere invitati a non condurre veicoli e a non attendere ad operazioni richiedenti integrità del grado di vigilanza. Sono stati inoltre osservati ginecomastia, edema, ipomania.
Non vi è uno specifico antidoto per Lantanon; in caso di accidentale od intenzionale sovradosaggio del farmaco è necessario liberare lo stomaco al più presto possibile ed istituire una terapia sintomatica per sostenere le funzioni vitali.
Lantanon è un farmaco antidepressivo.
Il suo principio attivo appartiene ad una serie di composti, le piperazino-azepine, la cui struttura chimica differisce da quella degli antidepressivi triciclici comunemente usati; manca infatti la catena laterale di base cui è legata l’attività anticolinergica dei composti triciclici.
Lantanon è privo di azione anticolinergica e si può ritenere che non abbia effetti indesiderati nei soggetti affetti da glaucoma o predisposti a ritenzione urinaria.
L’inizio di azione di Lantanon è paragonabile a quello degli antidepressivi triciclici.
Quando i sintomi predominanti del quadro depressivo sono notevole agitazione ed insonnia, Lantanon risulta efficace anche senza l’uso concomitante di altri farmaci come, per esempio, i tranquillanti minori; questi ultimi comunque non sono controindicati.
Lantanon di norma è ben tollerato anche in pazienti con pregresse malattie cardiache o con insufficienza cardiaca.
La mianserina è una molecola a struttura tetraciclica dotata di attività antidepressiva; questa, nell’animale da laboratorio, si evidenzia con: normalizzazione delle alterazioni comportamentali ed ormonali presenti nel ratto sottoposto ad ablazione dei bulbi olfattori; riduzione della «learned immobility» nel ratto; soppressione del sonno REM nel gatto. Accanto all’attività antidepressiva la mianserina è dotata di� proprietà ansiolitica. Infatti i suoi effetti sull’attività di esplorazione nel ratto, aggressività da isolamento nel topo, eccitazione da morfina nel topo, condizioni conflittuali nel ratto riproducono quelli propri dei tranquillanti minori.
Il meccanismo d’azione della mianserina è diverso da quello degli antidepressivi classici o tipici ed è caratterizzato da: antagonismo selettivo verso i recettori adrenergici alfa2 con facilitazione della liberazione di noradrenalina: questa selettività appare unica in questo gruppo farmacologico; antagonismo verso la serotonina a livello post-sinaptico; antagonismo verso i recettori istaminergici, selettivo per gli H1; mancanza di attività anticolinergica. Dopo trattamento cronico con la mianserina nell’animale si osserva, come con gli altri antidepressivi, una iposensibilità dei recettori post-sinaptici accompagnata da una loro riduzione numerica. La� DL50 dopo somministrazione orale è di 325 mg/Kg nel topo e 1450 mg/Kg nel ratto maschio. Le prove di tossicità cronica, condotte nel cane (4 - 10 - 40 mg/Kg al giorno) e nella scimmia Rhesus (2,5 - 10 - 40 mg/Kg al giorno) non hanno evidenziato alterazioni dei parametri ematologici, ematochimici ed urinari; inoltre non sono state rilevate modificazioni patologiche a carico della struttura macromicroscopica dei vari organi e tessuti.
L’assorbimento, che fa seguito a somministrazione orale di mianserina marcata con C14, nel coniglio, cane, scimmia Rhesus e babbuino è confrontabile; i livelli massimi vengono raggiunti entro 4 ore e sono proporzionali alle dosi somministrate.
L’autoradiografia ha messo in evidenza, dopo trattamento i.v., una rapida distribuzione in tutto l’organismo, con concentrazioni più elevate a livello della mucosa nasale e del SNC.
L’analisi dei composti presenti nel SNC ha messo in evidenza una captazione preferenziale di mianserina immodificata da parte del cervello. La mianserina è metabolizzata attraverso tre vie principali: la 8-idrossilazione, la demetilazione e la formazione di N-ossido. La biotrasformazione è operata soprattutto a livello epatico. Nella scimmia l’eliminazione della mianserina e dei suoi metaboliti avviene attraverso le urine (70%). L’escrezione con il latte è trascurabile.
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Le compresse di Lantanon 30 mg e Lantanon 60 mg contengono:
Eccipienti: Amido di patate, Silice precipitata, Magnesio stearato, Metilcellulosa, Calcio fosfato bibasico, Idrossipropilmetilcellulosa, Polietilenglicol 8000, Titanio diossido.
Lantanon 60 mg/ml gocce orali, soluzione contiene:
Eccipienti: Miscela 1:1 di propilenglicol e glicerina 30° Bé.
Non riferite.
Lantanon 30 mg: 5 anni a confezionamento integro, correttamente conservato.
Lantanon 60 mg: 5 anni a confezionamento integro, correttamente conservato.
Lantanon 60 mg/ml gocce orali, soluzione: 3 anni a confezionamento integro, correttamente conservato.
Tenere al riparo dalla luce.
Blister in PVC/Alluminio.
Confezione da 30 mg compresse rivestite con film, 30 compresse
Confezione da 60 mg compresse rivestite con film, 30 compresse
Flacone contagocce in vetro scuro; tappo ad alucap; 60 mg/ml gocce orali, soluzione, flacone da 15 ml.
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Organon Italia S.p.A. - Via Ostilia, 15 - 00184 Roma.
Lantanon 30 mg compresse rivestite con film, 30 compresse: AIC N° 023695036.
Lantanon 60 mg compresse rivestite con film, 30 compresse: AIC N° 023695051.
Lantanon 60 mg/ml gocce orali, soluzione, flacone da 15 ml: AIC N°023695048.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica
1.82 – Maggio2000
Non incluso
Luglio 2002